martedì 10 gennaio 2012

RECENSIONE ALLUCINAZIONE PERVERSA


Questo film è classificato un thriller drammatico. Per me invece è uno dei più bei film horror psicologici, che da bambino mi ha terrorizzato e non penso di essere il solo. Questo film vuole essere una visione di cosa può essere la morte e lo fa molto bene portando lo spettatore in un vortice di paura e delirio. Il film è stato d'ispirazione anche ai programmatori del videogioco Silent  Hill per le atmosfere e per la creazione di mostri e non solo, anche l'ambientazione che cambia da normale a infernale con ospedali luridi dalle pareti insanguinate e soffitto fatto di grate infestato da persone deforme. Non posso dimenticarmi del mostro che più ho odiato, quello che scuote la testa in modo convulso... Davvero lo odio... Infine un consiglio. Se anche voi incominciate a vedere strani demoni, forse è ora che iniziate a preoccuparvi.
TRAMA:
Siamo in Vietnam. Un gruppo di soldati feriti tra cui il protagonista Jacob vengono soccorsi da un elicottero e portati in un campo di medicazione. Da qui saltiamo in un futuro non specificato, a New York dove Jacob lavora come postino. Il suo passato oltre alla guerra è segnato anche dalla morte del figlio Gabe investito da una macchina, che lo porterà a divorziare dalla moglie Sarah ed a iniziare una nuova storia con Jezebel. Tutto sembra andare bene finché Jacob non inizia ad avere flashback del Vietnam accompagnati da strani avvenimenti.Perseguitato da strane presenze decide di chiedere aiuto ai suoi ex compagni di plotone, riunitisi al funerale di un commilitone morto nell'esplosione della sua macchina. I compagni dopo aver raccolto varie informazioni riguardanti armi chimiche usate nella guerra decidono di rivolgersi ad un avvocato ma improvvisamente si tirano tutti indietro abbandonando Jacob, che nel frattempo viene rapito e picchiato da agenti del governo che vogliono farlo tacere. Jacob riesce a scappare ma capisce di essere in grave pericolo. Quando tutto sembra perduto Jacob viene contattato da un chimico, responsabile di sperimentazioni segrete tra cui la "scala" una droga che aumenta l'aggressività a livelli spaventosi. Qui si Jacob scopre che lui ed i suoi compagni furono usati come cavie per testare questa droga. Le allucinazioni aumentano e diventano sempre più spaventose che lo porteranno a confessarsi col suo terapeuta Louis, il quale gli parla di paradiso e inferno secondo il concetto di Meister Eckhart filosofo domenicano che diceva che questi due luoghi sono il frutto della percezione dell'uomo, quindi gli angeli si trasformano in demoni solo se l'uomo a volerlo. Jacob presa coscienza di questo comincia a ricordare cosa è successo realmente al suo plotone che in preda all'agente chimico inizia ad uccidersi a vicenda fino ad essere lui stesso colpito da un commilitone. Jacob dopo questo flashback torna a casa dove ad attenderlo c'è il figlio Gabe che lo prende per mano e lo porta con se verso la luce. La scena finale ci riporta all'inizio del film e ci rivela che Jacob, portato via in elicottero dal campo di battaglia, muore per la ferita riportata e che quindi tutta la storia non era nient'altro che nella sua testa in quei brevi momenti di agonia.


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