Per me il film meno riuscito di Ruggero Deodato, anzi a tratti sembra di vedere un film di Bruno Mattei che imita (e male) il buon Deodato.
Nel film veniamo catapultati per l'ennesima volta nella giungla, ma senza i cannibali che hanno reso famoso il regista (Cannibal Holocaust), ma bensì due reporter, che si recano in Guayana per intervistare un colonnello di nome Horne, che usa gli indios come esercito contro i narcotrafficanti.
Una noia pazzesca!
Non è un film horror, su questo non ci sono dubbi. È sicuramente più un action, anche se l'azione questo film la vede col lanternino. Comunque non mi sento di sconsigliarlo del tutto, anzi caso mai il contrario. Lo consiglio sopratutto per come Deodato identifica i giornalisti, cioè persone senza scrupoli, che venderebbero la propria madre per una notizia da prima pagina. E poi c'è un Michael Berryman in stato di grazia!
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